Scoperte a Reggio Calabria armi, droga e divise dei carabinieri nascoste in un garage

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Una scoperta incredibile quella effettuata dagli Agenti della Squadra Mobile di Reggio Calabria, diretta dal Primo Dirigente Gennaro Semeraro con l’ausilio del Vice Questore Aggiunto Giuseppe Giliberti, in collaborazione con gli uomini dell’Ufficio Volanti della Questura reggina, sotto la direzione del Vice Questore Aggiunto Luciano Rindone.

Gli agenti infatti hanno rinvenuto in uno scantinato adibito a deposito all’interno di uno stabile delle ”case parcheggio” di via Esperia a Reggio Calabria, armi, divise originali da carabiniere, droghe e bilancini di precisione.

In particolare sono state scoperte:

Armi: 1 pistola marca beretta cal.7.65 con relativo caricatore rifornito con nr. 8 cartucce dello stesso calibro, risultata rubata nel decorso mese di Gennaio in questo centro; 1 pistola revolver cal.44 magnum con matricola punzonata; 1 pistola revolver cal.38 Smith&Wesson con matricola punzonata; 1 pistola 357 magnum con matricola punzonata.

Uniformi: 1 placca riproducente il fregio distintivo dell’Arma dei Carabinieri, priva di matricola; 1 paio di manette di sicurezza prive di matricola, corredate da custodia in tessuto; 1 cinturone completo di fondina di colore nero con bordo rosso, in uso all’Arma dei Carabinieri; 3 berretti di colore nero con fregio “Fiamma” Argento Arma dei Carabinieri; 2 camicie bianche per uniforme; 1 camicia estiva uniforme arma dei Carabinieri di colore azzurro; 3 pantaloni di colore nero con fascia rossa uniforme Arma dei Carabinieri; 1 giacca divisa ordinaria Arma dei Carabinieri; 1 soprabito-cappotto di colore blu con alamari della Polizia Locale/Municipale.

Sostanze stupefacenti: 4.40 grammi di cocaina e 10.80 grammi di marjuana contenuti in due separati involucri entrambi di cellophane; 2 bilancini elettronici.

“Un’operazione chirurgica”. Così il dirigente delle Volanti di Reggio Calabria, Luciano Rindone, e il funzionario della Squadra Mobile Giuseppe Giliberti, hanno commentato l’operazione condotta appunto da Volanti e Mobile e che ha portato al sequestro di 4 pistole e divise dell’Arma dei Carabinieri e un soprabito della Polizia Locale, con tanto di manette e placca distintiva dei Carabinieri. Gli investigatori si sono detti convinti che, qualunque cosa avessero in mente coloro che avevano preparato tutto questo materiale, certamente la Polizia di Stato con questo sequestro ha sventato reati di inaudita gravità. Le divise dell’Arma, infatti, sono attualissime, perfino i bottoni, e potrebbero tranquillamente essere scambiate per quelle in uso attualmente ai Carabinieri. Le manette sono senza matricola, ma è un dettaglio che, nell’eventuale messa in scena di falsi Carabinieri, nessuno avrebbe notato. Proseguono le indagini per risalire ai responsabili e soprattutto per capire quale piano criminale avessero in mente.

L’operazione si è articolata in due distinti momenti. In particolare, la pistola risultata poi rubata e le sostanze stupefacenti sono state rinvenute nel vano ascensore di uno stabile, mentre la successiva attività di perquisizione dell’intero stabile e di alcune sue pertinenze, ha consentito di rinvenire all’interno di un garage chiuso abusivamente – e non riconducibile al momento ad alcuno – il rimanente materiale abilmente occultato.

Il rinvenimento di questo materiale è da inquadrare in un contesto di attività di indagine, iniziata da diverso tempo, su alcuni soggetti pluripregiudicati residenti nell’immobile. Gli operatori della Polizia di Stato hanno poi proceduto ad effettuare numerose perquisizioni locali ad alcuni dei residenti dello stabile. Già in passato, il medesimo contesto residenziale era stato interessato da mirati controlli dell’UPGSP che avevano consentito di sottoporre a vincolo del sequestro una pistola calibro 7,65 e sostanza stupefacente tipo “cocaina”, e arrestare un uomo già pluripregiudicato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

È tuttora in corso un’intensa attività di indagine, a cura della Squadra Mobile, finalizzata ad accertare la provenienza del suddetto materiale, che anche sulla base dei rilievi effettuati dal personale del locale Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, ha fin da subito avviato ogni utile attività finalizzandola alla individuazione dei soggetti nella cui disponibilità potevano trovarsi le armi e la sostanza stupefacente rinvenuta.

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