Sesso in cambio di droga nel reggino, i nomi degli arrestati

564
Femia Rocco

Nelle prime ore di questa mattina, in Marina di Gioiosa Jonica (RC), Gioiosa Jonica (RC), Caulonia (RC), Sant’Ilario dello Jonio (RC), Ardore Marina (RC) e Cinquefrondi (RC), militari del Gruppo Carabinieri di Locri, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, della Compagnia Speciale di Vibo Valentia, e con il concorso di personale delle Compagnie CC Taurianova (RC), Palmi (RC) e Gioia Tauro (RC) e di 2 unità cinofile del Nucleo Cinofili di Vibo Valentia, hanno dato esecuzione a 16 provvedimenti cautelari (di cui 7 ordinanze di custodia in carcere e 4 agli arresti domiciliari, nonché 3 obblighi di dimora e 2 obblighi di presentazione alla P.G.) emessi dal G.I.P. presso il Tribunale di Locri su richiesta della locale Procura, nei confronti di altrettante persone (3 delle quali già detenute per altra causa) indagate, a vario titolo, per concorso in produzione, detenzione ai fini di spaccio e cessione di sostanze stupefacenti, nonché di detenzione e porto in luogo pubblico di arma da fuoco clandestina e tentata estorsione.

L’operazione (convenzionalmente denominata “Sessè 2” trae origine da un’indagine avviata nel 2010 dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Roccella Jonica, che ha consentito di accertare la presenza di soggetti che, in concorso tra loro, producevano, detenevano e spacciavano sostanze stupefacenti del tipo cocaina, marijuana ed eroina, nell’ambito del Comune di Marina di Gioiosa Jonica, con ramificazioni in tutta la fascia costiera della Locride.

In particolare, è emerso che alcuni degli indagati continuavano a spacciare nonostante fossero già sottoposti alle misure cautelari degli arresti domiciliari e dell’obbligo di dimora per violazione delle norme in materia di stupefacenti, talvolta richiedendo prestazioni sessuali come corrispettivo per la cessione delle sostanze.

Inoltre, alcuni dei soggetti in questione risultano indagati, nell’ambito della stessa attività, per detenzione e porto in luogo pubblico di armi da fuoco clandestine e tentata estorsione. Tra di loro molti sono i disoccupati il cui tenore di vita verrà ora monitorato attentamente per verificare la sproporzione rispetto al reddito effettivamente percepito ed eventualmente chiedere il sequestro ai fini della confisca dei beni.

 

  Di seguito i nomi degli indagati sottoposti a misura cautelare.                                                                                                           

–   Custodia Cautelare in Carcere:

.      Agostino Alessandro, cl.1985, da Marina di Gioiosa Jonica, disoccupato;

.      Berlingieri Guerino Rocco, cl. 1978, da Marina di Gioiosa Jonica, disoccupato;

.      Femia Francesco, cl. 1987, da Marina di Gioiosa Jonica, operaio;

.      Femia Rocco, cl. 1989, da Marina di Gioiosa Jonica, disoccupato;

.      Loccisano Tommaso, cl. 1972, da Marina di Gioiosa Jonica, coniugato;

.      Napoli Domenico, cl. 1986, da Caulonia, imprenditore;

.      Sfara Vincenzo, cl. 1990, da Marina di Gioiosa Jonica, disoccupato;

–   Custodia Cautelare agli Arresti Domiciliari:

.      Agostino Pasquale, cl. 1989, da Marina di Gioiosa Jonica, allo stato detenuto presso la Casa Circondariale di Locri, disoccupato;

.      Lattari Michele, cl. 1959 da Cinquefrondi, disoccupato;

.      Musolino Leonardo, cl. 1981 da Sant’Ilario dello Jonio, disoccupato;

.      Sfara Luigi, cl. 1985, da Marina di Gioiosa Jonica, disoccupato;

–   Obbligo di Dimora:

.      Belcastro Vincenzo, cl. 1989 da Caulonia, disoccupato;

.      Bottari Mario, cl. 1972 da Ardore, disoccupato;

.      Tassone Gabriele, cl. 1991 da Gioiosa Jonica, operaio;

–   Obbligo di Presentazione alla P.G.:

.      Mazzaferro Antonio, cl. 1971, in atto sottoposto agli arresti domiciliari in Gioiosa Jonica, disoccupato;

.      Zannino Cosimo, cl. 1961 da Marina di Gioiosa Jonica, operaio.

 



[1]La denominazione dell’operazione trae spunto dal nome in codice utilizzato dagli indagati nelle conversazioni telefoniche per definire la sostanza stupefacente.

Articolo precedente Pd Reggio Calabria su diminuzione RC auto da parte della Provincia
Articolo successivoCina, il padre fa 30 km al giorno per portare il figlio disabile a scuola