Un peschereccio, lungo 13metri ed ormeggiato nel porto di Vibo Marina è affondato. Due degli occupanti sono stati salvati dagli uomini della Capitaneria di Porto. La stessa Capitaneria ha avviato le indagini per accertare la dinamica dei fatti. Il peschereccio, le cui operazioni di recupero sono in corso, sarebbe di proprietà di un imprenditore ittico del luogo, anche se nel gennaio 2014, quando venne affondato a scopo intimidatorio sempre all’interno del porto di Vibo Marina, apparteneva all’imprenditore Francesco Ceravolo, testimone di giustizia che nel 2003 denunciò un boss della cosca Mancuso. La Capitaneria ha avviato indagini per capire se vi sia un nesso fra i due episodi.
