Il Pensiero Del Giorno – Il Governo e l’autonomia differenziata: Un pasticciaccio all’italiana.

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Il Pensiero Del Giorno. Il Governo e l’autonomia differenziata: Un pasticciaccio all’italiana.

Il governo dopo i primi cento giorni ha plurimi irresoluti problemi e pathos all’interno della medesima maggioranza. Stante le condizioni di oggettiva difficoltà nelle quali s’è trovato ad operare legislativamente e non, l’esecutivo dopo il casus belli del caro benzina, a causa del mancato rinnovo del taglio delle accise sulla medesima e il caso giustizia, con l’implicazione del ministro Carlo Nordio, che non ha avuto l’ubi consistam di tutta la maggioranza e le critiche annesse sull’utilizzo e lo sbroglio delle intercettazioni, ha un altro fascicolo aperto allo stato attuale ancora in fieri, quello dell’autonomia differenziata delle varie regioni. Benché il ministro per le autonomie regionali Roberto Calderoli abbia provveduto una panoplia di volte alla rettifica delle varie bozze del decreto legge, manca ancora l’accordo all’interno della maggioranza soprattutto per quanto concerne i livelli essenziali delle prestazioni. Il rischio difatti circa alcuni membri della stessa, e soprattutto di Forza Italia, è che nelle regioni maggiormente in difficoltà nell’espletare e garantire i servizi essenziali, vedasi la sanità, specialmente quelle del sud, Calabria e Sicilia su tutte, vi possa essere una disparità di sorta, viste anche le indigenze economiche nelle quali esse versano. Se vi deve essere autonomia, circa alcuni esponenti della maggioranza, occorre sia omogenea e vantaggiosa per tutti. Insomma occorre un confronto e un redde rationem, che sia equo senza predilezioni o vantaggi per l’uno o l’altro. Il sud va tutelato, perché troppe volte bistrattato, essendo stato negli anni subornato e marginalizzato nei programmi dei varii governi succedutisi. Ancora oggi, come nei primi del novecento, sentiamo disquisire circa la questione meridionale. Occorre porvi rimedio e provare a conseguire un punto di equilibrio, perché solo attraverso lo sviluppo delle regioni più indigenti e economicamente marginalizzate, può giovarsene anche il resto del paese, quello industrialmente più avanzato ed emancipato nonché ricco. Solo cosi potremmo avere un paese più congruo alle spettanze e al servizio del singolo cittadino e dei suoi bisogni. Or dunque occorre prestare attenzione e accortezza su questi temi ardui e tortuosi; altrimenti cui prodest? .

Francesco Grossi

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