Lamezia, Gianturco (CasaPound): In alloggi Aterp S. P. Lametino situazione preoccupante

8

Riceviamo e pubblichiamo

Lamezia, 8 settembre – “Sono anni che lo denunciamo – afferma Mimmo Gianturco, coordinatore dell’associazione di promozione sociale ‘CasaPound Italia’ in Calabria – gli alloggi Aterp di San Pietro Lametino devono essere messi urgentemente in sicurezza, prima che succeda l’irreparabile”.

 “Domenica 7 settembre – continua il responsabile di CasaPound – a seguito di segnalazioni dei residenti, ci siamo recati negli alloggi popolari di Viale Stazione, dove abbiamo riscontrato enormi criticità e ingenti danni creati dalla forte pioggia dei giorni scorsi. In alcuni appartamenti, ormai invivibili, l’acqua dal tetto, è arrivata all’interno, provocando pericolose scintille nell’impianto elettrico e rovinando anche la mobilia. Tutti gli alloggi posti all’ultimo piano, sono ormai inagibili a causa delle infiltrazioni d’acqua. In una delle scale del fabbricato, addirittura l’acqua dall’ultimo piano, è arrivata all’ingresso del portone fino a entrare nel vano elettrico condominiale. Per non parlare poi della rete fognante, oramai obsoleta e bisognosa in un serio intervento di rifacimento. Far vivere in queste condizioni decine di lametini, per noi è inaccettabile”.

 “Negli anni passati – conclude Mimmo Gianturco – sono state tantissime le segnalazioni dei residenti al comune e all’Aterp, ma non hanno mai ricevuto un serio riscontro. Invitiamo dunque il Comune di Lamezia Terme e la Provincia di Catanzaro, a individuare immediate soluzioni a questo annoso problema prima dell’inizio della stagione invernale. Il sindaco Gianni Speranza e l’assessore Gianni Gallo con delega alle Politiche Sociali, si facciano promotori di un serio intervento in tutti i 61 alloggi. Se così non fosse, siamo pronti ad organizzare una dura protesta con tutti i residenti di questo rione ormai abbandonato”.

Articolo precedente Rosarno, l’amministrazione risponde alla minoranza su rinvio consiglio comunale
Articolo successivoRapina a Taurianova, bottino da quattromila euro