Tassista picchia uomo di Rosarno a Roma e lo manda all’ospedale. Video

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Un atto vergognoso e deplorevole quello accaduto mercoledì a Roma dove un tassista ha aggredito e picchiato selvaggiamente un uomo, “colpevole” di aver richiesto ad un taxi di poter liberare per pochi minuti un parcheggio a Pizza Barberini, in quando doveva andare in farmacia per comprare un farmaco per il figlio down. La vittima dell’aggressione è Antonio Cavallaro, 64 anni, originario di Rosarno, primario in otorinolaringoiatria a Tor Vergata, attualmente in pensione, che ha   riportato la frattura del femore, un’altra alla zigomo sinistro e contusioni alla nuca e in altre parti del corpo.  Ma ad avere la peggio, probabilmente, è stato il figlio disabile di 27 anni che ha assistito alla scena ed attualmente si trova ancora in stato di shock. Un altro figlio del dott. Cavallaro, avvocato, ha immediatamente sporto denuncia contro il tassista, Marco M. di 37 anni che è stato individuato grazie ad un video della Polizia di Stato. Immediate le reazioni sdegnate da parte  dell’assessore alla Mobilità e ai Trasporti e ai Rapporti con l’Assemblea Capitolina Guido Improtasospeso che ha dichiarao “Gli uffici del Dipartimento Trasporti e Mobilità di Roma Capitale hanno contattato questa mattina il commissariato di Castro Pretorio per ricevere il verbale elevato nei confronti del tassista che ha aggredito brutalmente un 64enne nei pressi di piazza Barberini. È nostra intenzione applicare nei confronti del tassista le sanzioni più dure previste dal regolamento, ovvero sospenderlo dal servizio, ma purtroppo dobbiamo tornare a ribadire l’urgenza di una modifica normativa in materia”.

“Non possiamo più tollerare che alcuni personaggi, a volte noti e recidivi nei loro atteggiamenti violenti, siano paradossalmente tutelati da un quadro normativo che non opera sulla prevenzione di episodi come quello avvenuto in piazza Barberini – ha sottolineato – Soltanto in presenza di una condanna definitiva, infatti, a norma di legge, possono venir meno i requisiti di idoneità morale, unica ragione per procedere alla revoca dell’iscrizione al ruolo della Camera di Commercio, indispensabile per il rilascio della licenza. Non potremo pertanto che procedere, anche in questo caso, soltanto ad una significativa sospensione dal servizio”.

 

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