Il pensiero del Giorno. Il centenario di un gigante della Chiesa e della pace: Karol Wojtyla

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Ricorre oggi il centenario della nascita di uno dei papi più amati e idolatrati di tutti i tempi: Karol Wojtyla. Notissimi sono i suoi indimenticabili interventi e atti per contribuire ad un mondo più giusto, prospero e di pace. Le sue omelie ed orazioni resteranno per sempre ineludibili nella nostra memoria; come ad esempio quell’aprite e spalancate le porte a Cristo, oppure il suo motteggio più celebre se sbaglio mi corriggerete. Ma é soprattutto il pontefice Padre promotore della “pax mundi”, quella tanto agognata parola pace, la quale suggellerà tutto il suo ministerio Petrino, come una bussola verso cui orientare il proprio operato. Fu lui infatti, il pontefice che personalmente provvide, attraverso la tessitura di rapporti politici con uomini di stato e diplomazia ad abbattere il muro di Berlino e distruggere cosi quella cortina di ferro, che era stata edificata a partire dall’agosto 1961 e che fu abbattuta ufficialmente nel 1991, la stessa che divideva la Germania dell’Est da quella dell’Ovest. Lui, il Padre di un segmento della storia mondiale, un periodo in cui “il secolo breve”, era dilaniato da guerre intermondiali e fredde, nel quale la pace pareva essere un miraggio. Ma con la sua tenacia riuscì a farla divenire realtà. Sopravvisse miracolosamente ad un attentato perpetratogli dal terrorista turco Ali Agca, celebri sono le immagini del tentato omicidio, che perdonò dopo anni incontrandolo personalmente. Dopo la morte fu subito avviata dall’allora papa Benedetto XVI la procedura per la canonizzazione. Tanti sono i miracoli che gli sono stati attribuiti, fra cui la guarigione di persone inferme o di bambini ed anziani con gravi patologie. Insomma un rigido e umilissimo maestro di vita che lasciò nella chiesa un vuoto incolmabile, sia per il suo carisma che seppe sempre imporre, nonostante le pressioni interne ed esterne, sia per la sua benevolenza e filantropia. La Gloria di questo grande uomo rimarrà sempre inalterata ed intatta. E come Papa Francesco dixit, é un atleta di Dio al quale molto dobbiamo, e che con la sua caritatevole maniera custodirà e veglierà sul mondo anche da lassù.

Francesco Grossi

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