Musella: Rosy Canale il grande equivoco

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RIceviamo e pubblichiamo

Crediamo che chi da anni si spende per un credo e ha una storia , non possa essere confuso con soubrette e arriviste dell’ultim’ora. Si rischia di fare di tutta l’erba un fascio,facendo proprio il gioco della criminalità’ organizzata e questo non e’ da ritenersi giusto per quell’antimafia che ha prodotto fatti e non parole ne’ fa bene alla causa. Creando confusione,infatti , si rischia la generalizzazione con la conseguente delegittimazione e isolamento anche della parte sana di associazionismo e politica . Non possiamo esimerci dal denunziare che,nella vicenda della soubrette Rosy Canale ci sia un grande equivoco di fondo : l’aggettivo o sostantivo “antimafia”. Non comprendiamo come si faccia a definire questa signora simbolo dell’antimafia. Che cosa mai ha prodotto in tal senso costei da giustificare tale appellativo? E’ un personaggio costruito. Supponiamo proprio che il titolo se lo sia affibbiato da sola e poi i media hanno fatto il resto. Si definisce la sua associazione “Donne di San Luca”,come associazione antimafia. Ma scherziamo? Qualcuno conosce i cognomi delle famose donne di San Luca? Invitiamo giornalisti e opinione pubblica a spulciare tra quelli delle famiglie di ‘ndrangheta ,per saperne di più’. Definire l’associazione di Rosy Canale “antimafia” o lei stessa simbolo della lotta, e’ un’offesa a tutti noi che in quest’impegno abbiamo creduto !

Adriana Musella Presidente Coordinamento nazionale antimafia “Riferimenti”

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