Oppido Mamertina, presentato “Noi, gli uomini di Falcone”, il libro – denuncia del Generale Angiolo Pellegrini e Francesco Condoluci

206

Il Salone del Palazzo Grillo di Oppido Mamertina è stato il teatro nel quale ha avuto luogo la presentazione del libro “Noi, gli uomini di Falcone – La guerra che ci impedirono di vincere” scritto a quattro mani da Angelo Pellegrini, Generale dell’Arma dei Carabinieri, e da Francesco Condoluci, giornalista calabrese del Sole 24 Ore, ed edito da Sperling & Kupfer.

L’evento si va ad inserire nel ricco palinsesto di quel programma di legalità che l’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Domenico Giannetta porta avanti sin da quando ha preso le redini del comune preaspromontano.

Il libro, presentato nell’evento organizzato dal Comune di Oppido Mamertina, risulta essere la prima vera testimonianza diretta di chi ha affiancato il Giudice Giovanni Falcone e il suo pool nella lotta alla mafia siciliana. Infatti, l’allora capitano Pellegrini, dal 1981 al 1985 fu il comandante della sezione antimafia di Palermo e, come uomo di fiducia del pool, portò a compimento le più importanti indagini nei confronti di Cosa Nostra.

Dopo i saluti del Sindaco Giannetta e il discorso introduttivo di Giovanna Suriano, coordinatrice dell’ AIGA Calabria, gli autori del libro hanno sottolineato come dalle esperienze raccontate in esso emerga chiaramente il fatto che tutti i sacrifici umani fatti in quei terribili anni, in nome della lotta alla mafia potrebbero essere stati inutili in quanto “il vero nemico rimase senza volto: un oscuro, ambiguo potere politico che prima negò mezzi, risorse e possibilità, e poi smantellò la squadra”.

Questo libro ha l’intento di “ricostruire dall’interno, a ritmo serrato, il periodo più drammatico  ed eroico della guerra a Cosa Nostra: quello che vide uno sparuto gruppo di uomini coraggiosi combattere davvero e dare una nuova speranza alla Sicilia”. La denuncia, poco velata, che emerge dallo scritto suona come preoccupante e  lascia presagire occulti giochi di potere  che hanno garantito al vero nemico dell’antimafia di non balzare mai agli onori della cronaca: “In fondo, a voler vincere quella guerra, – chiosa uno sconsolato Generale Pellegrino – erano davvero in pochi”.

Dopo il grande successo di “Suola Maestra di Legalità” e delle “Giornate della Legalità”, la presentazione del libro “Noi, gli uomini di Falcone” rappresenta un altro piccolo tassello in quel itinerario pro legalità che il Sindaco Giannetta e la sua amministrazione stanno promuovendo e portando avanti. “Il nostro percorso di legalità e per la legalità è un punto prioritario all’interno della nostra azione amministrativa. Sin dal primo giorno, con l’istituzione dell’assessorato alla Legalità, abbiamo voluto mettere in chiaro quanto sia fondamentale per noi questo aspetto.” –  ha dichiarato il primo cittadino oppidese al termine della manifestazione. – “Grazie al successo di questo evento è stato fatto un ulteriore passo in avanti nel nostro percorso, ma nel prossimo futuro ci saranno sempre più occasioni di amplificare quei valori di legalità e giustizia su cui si basa la vita quotidiana di Oppido e degli oppidesi, così come già dimostrato in più occasioni”.

La presentazione si è conclusa con alcune domande poste dal pubblico accorso numeroso nella Salone di Palazzo Grillo per assistere all’evento. Gli autori hanno risposto con grande disponibilità agli interventi dei cittadini che hanno voluto prendere la parola ed interagire in quello che si è trasformato in un piacevole dibattito su alcuni aspetti rimasti sotto traccia in quella guerra alla mafia, svoltasi sicuramente in uno dei periodi più bui per tutto il sud Italia.

Articolo precedente Sopralluogo a Petilia Policastro e Mesoraca del consigliere e componente della Commissione “Ambiente”, Arturo Bova
Articolo successivoRegione Calabria, i lavori della Commissione dei capigruppo