Reggio Calabria, Romeo (CasaPound): premio per accoglienza immigrati sia usato per gli italiani in difficoltà

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“La città di Reggio Calabria ha vinto un premio di circa un milione e mezzo di euro per l’accoglienza di immigrati nel corso del 2016. Il Sindaco e la sua giunta utilizzino questi soldi per dare sostegno ai nostri connazionali in difficoltà”. Sono queste le dure parole di Federico Romeo, responsabile reggino di CasaPound.

“Nonostante le enormi difficoltà che la città di Reggio Calabria presenta dopo due anni di Amministrazione targata Falcomatà – spiega – all’insegna della “svolta” mai avvenuta, la stessa incassa un premio di accoglienza per aver accolto nel corso del 2016 sul proprio territorio richiedenti tutela. Nello specifico si tratta di una somma pari a circa un milione e mezzo di euro nella misura di 500 euro per ogni immigrato accolto. Come sempre, si tratta di un provvedimento a discapito degli italiani reggini che ogni giorno si ritrovano in condizioni di precarietà sia dal punto di vista lavorativo sia dal punto di vista delle politiche sociali spesso assenti in città. Chiediamo quindi che questa somma venga utilizzata per intervenire in questi ambiti e per una volta a favore degli italiani”.

 

“Quello che sta avvenendo a Reggio come in gran parte delle città italiane – continua – è uno scempio alla quale tutta la politica sta partecipando, da destra a sinistra. Solo CasaPound Italia continua indefessa nella sua lotta quotidiana per sconfiggere la piaga dell’immigrazione che ingrassa le tasche di chi, come nel caso di Reggio Calabria, ha deciso che per fare business bisogna sfruttare una situazione di disagio, predisponendo degli aiuti sommari in varie strutture della città”.

“L’amministrazione di Reggio Calabria targata Pd potrebbe stanziare dunque questi soldi per risolvere in maniera definitiva il problema dell’emergenza abitativa utilizzando la somma percepita per la realizzazione del progetto di Mutuo Sociale. Quest’ultimo è un progetto portato avanti da sempre da CasaPound Italia e consiste nella realizzazione di alloggi popolari, mediante un ufficio comunale preposto,che si rifaccia ai modelli di bio-architettura utilizzando fonti energetiche rinnovabili e materiali a basso impatto ecologico, in quartieri di bassa densità abitativa, utilizzando terreni del demanio pubblico ed aree edificabili che risultino a costo zero. La vendita delle case, poi, dovrà essere riservata a famiglie che non possiedano già un’altra abitazione o immobile e il pagamento sarà rateale al prezzo di costo. L’importo delle rate non potrà superare la misura di un quinto delle entrate della famiglia, rate che saranno sospese nel caso in cui l’intestatario perda il lavoro e intervenga una causa di forza maggiore come la disoccupazione”.

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