Gli studenti chiedono l’unione di Polistena, Cinquefrondi, Melicucco e San Giorgio

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La città più grande della Piana potrebbe nascere per volontà degli studenti. In uno dei templi sacri della burocrazia, “La settimana della Amministrazione Aperta 2019”, celebrata a Locri, i ragazzi dell’ITIS di Polistena hanno parlato a dirigenti regionali ed esponenti dell’Istat, della necessità di creare una città unica, l’antica Altanum, dall’unione di Polistena, Cinquefrondi, Melicucco e San Giorgio.

Sarebbe la prima volta, almeno nella storia calabrese, che l’unione parte dal basso e da cittadini così giovani. Gli studenti dell’ITIS “Conte Milano” stanno portando avanti, brillantemente, il progetto “A Scuola di Opencoesione”, che vede protagonisti 30 allievi dell’istituto, delle classi IV sezione E ed F, uniti nel team OrgoglioSud – coordinato dal docente Domenico Mammola – impegnati nel monitoraggio civico dei fondi europei di coesione. Il focus è sul percorso “Sulla via di Altanum” che qualche anno fa ha permesso di realizzare opere infrastrutturali nei 4 comuni sopra citati. A Locri, su iniziativa del centro Eurokom, presieduto da Alessandra Tuzza, i ragazzi di Polistena, in un evento organizzato anche con gli studenti del Liceo Zaleuco della città locridea, hanno presentato questo progetto che affonda le radici nel passato ma che ha una grande presa sul futuro, Far rinascere Altanum , o Morgetia, significa creare la prima città della Piana, la nona della regione Calabria per abitanti. Una iniezione di fiducia ed economia per il territorio. Gli studenti hanno illustrato la suggestione con il supporto di grafici, numeri, mappe e foto dei monitoraggi. Ad ascoltare, con estremo interesse, oltre al sindaco polistenese, Michele Tripodi, anche l’assessore regionale al Bilancio, Maria Teresa Fragomeni, e due tecnici di spicco dell’ISTAT, Pasquale Binetti e Domenico Tebala. Il team OrgoglioSud ha chiarito che non è stata solo la voglia di vincere una competizione nazionale ad animare la loro ricerca, quanto la possibilità di offrire un contributo valido per il territorio. «È importante che gli adulti capiscano – hanno rilanciato gli studenti – che noi non siamo il futuro, ma anche il presente di questa terra, che siamo in gioco quanto loro per costruire un mondo migliore di quello che abbiamo ereditato». E il miglioramento sta nel cercare l’unità tra comunità che hanno una storia comune, prossimità geografica, e che vogliono uscire dalla marginalità. E più si è uniti, più si conta in ambito regionale, nazionale e continentale.

La settimana dell’amministrazione aperta, dunque, ha rappresentato una vetrina importante non solo per l’ITIS di Polistena, ma per lo stesso sogno dell’unità territoriale. La prossima tappa, come promesso dai ragazzi, con i quali anche la regione ha assunto un impegno solenne, sarà una manifestazione su questo tema proprio nell’istituto polistenese, con i 4 sindaci di Altanum chiamati al confronto.

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