Mangialavori e Tallini: reddito minimo è, specie in Calabria, una proposta demagogica ed impraticabile

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“Il reddito minimo è, specie in Calabria, una proposta demagogica ed impraticabile. La Regione non ha risorse per sostenere un’idea simile che, se va avanti nonostante la sua palese irrealizzabilità, è perché la Giunta e la sua maggioranza non hanno altre soluzioni per affrontare i temi scottanti del lavoro”. Lo affermano i consiglieri regionali Giuseppe Mangialavori (Cdl) e Mimmo Tallini (Gruppo misto). “Non stupisce il proponente – affermano – che, in una condizione di confusione totale, tenta di fare la sua parte diffondendo tuttavia messaggi privi di copertura finanziaria. Colpisce però la disunità conclamata all’interno della maggioranza persino su questioni che dovrebbero coinvolgere responsabilmente tutte le forze politiche. Purtroppo in Calabria spiegano Mangialavori e Tallini – la Regione, dopo sette mesi dal voto, brancola nel buio e manca di progettualità finalizzata a creare sviluppo e proposte per il rilancio dell’occupazione. Così, invece di predisporre testi normativi solidi che facciano ripartire lo sviluppo, dando una mano agli imprenditori e valorizzando le idee innovative dei giovani, si assiste a proclami e proposte di leggi-manifesto dietro cui si nasconde la vecchia logica dell’assistenzialismo che, oltre tutto, è diventato impraticabile, e che – concludono i due consiglieri regionali d’opposizione – nei decenni scorsi ha prodotto sfracelli e rassegnazione: tutte cose di cui la Calabria non ha assolutamente bisogno”.

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