Nicolò: nubi su Aeroporto dello Stretto responsabilità di Oliverio e Del Rio

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“Le nubi che si stanno addensando sulla certezza operativa dell’Aeroporto dello Stretto interpellano in primo luogo le responsabilità politiche del presidente della Giunta regionale ed il ministro Del Rio”.

Lo afferma in una nota il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Campanella, Alessandro Nicolò.

“Nel giro di qualche mese, dopo le note trionfali degli uomini del centrosinistra calabrese, si apprende che Alitalia dalla fine di marzo si disimpegnerà da Reggio Calabria, nonostante la decisione di affidare alla Sacal la gestione del ‘Tito Minniti’. Di più: anche la compagnia Blu Panorama che sta operando sulle tratte per Roma e Milano, starebbe per gettare la spugna a causa di una crisi finanziaria ancor più complicata rispetto all’ex vettore di bandiera.  Alitalia – prosegue Nicolò – nell’imminenza del passaggio di consegne tra il commissario temporaneo all’ex Sogas e la Sacal,  ha infatti comunicato a chiare lettere al tavolo della trattativa romana che tra i così detti ‘rami secchi’ da potare per riportare in equilibrio il disastro in cui è precipitata rientra Reggio Calabria, punto di collegamento che incide negativamente sul bilancio della compagnia per circa otto milioni di euro all’anno”.

“Al di là di ogni tecnicismo e del fatto che su Reggio Calabria Alitalia operi in costante regime di monopolio con proprio personale diretto – sottolinea Alessandro Nicolò –  rimane aperta tutta intera la questione politica: Governo, Regione e Città Metropolitana, un ‘filotto’ che esprime un unico orientamento, ad oggi, stentano a fornire, e talvolta anche con palesi contraddizioni interne, una nitida chiave di lettura sul che fare  dell’aeroporto dello Stretto. La confusione regna sovrana – dice ancora Nicolò – e le indicazioni che emergono tra i vari esponenti del centrosinistra calabrese non aiutano a fare chiarezza nella direzione sperata. Reggio Calabria è Città Metropolitana non per grazia e misericordia di Dio – continua Nicolò – ma perché è in possesso dei requisiti di profilo costituzionale e di interesse economico che ne certificano la dimensione. Non sfugga ciò a Oliverio e a Del Rio, né, tantomeno, il tentativo di innescare vecchie e superate logiche di campanile potrebbe essere premiale rispetto a qualsiasi strategia in cui il ‘Tito Minniti’ non trovi degnissima programmazione e rilancio delle attività. Quello che pretendiamo – rileva Alessandro  Nicolò – è, in primo luogo, la continuità dei voli come fase congiunturale, mentre quello che ci aspettiamo dalla nuova gestione è che discuta il piano industriale con i rappresentanti della comunità economica reggina e della Città Metropolitana, dentro cui deve trovare rigidamente posto la salvaguardia dell’occupazione. Se per sciagurata ipotesi l’aeroporto dello Stretto dovesse interrompere l’operatività funzionale, Reggio e l’area messinese dirimpettaia subirebbero una penalizzazione inaccettabile le cui cause sono da ascrivere, e senza sconti, a chi governa la politica qui, a Catanzaro e a Roma. ‘Tertium non datur’ .

“Forza Italia, in tutte le sedi istituzionali con i suoi rappresentanti, contribuirà a rendere sereno il futuro e l’irrobustimento del ‘Tito Minniti’, incalzando giorno dopo giorno chi ha la responsabilità di governo e comunicando ai cittadini tutto ciò che si muove o si prospetta per l’aeroporto. Infine, ma non ultimo, Del Rio e Oliverio si sforzino di tenere in considerazione che l’Area dello Stretto è una delle zone più a rischio sismico dell’intero Paese e che l’aeroporto era e rimane l’unica infrastruttura di servizio in grado di accogliere e sostenere i primi interventi di soccorso, ove, malauguratamente, dovessero scatenarsi le forze primordiali della natura”. 

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