Rosarno, scarcerato Alessandro Andreacchio

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Il Tribunale della Libertà di Reggio ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Andreacchio Alessandro cl. 86 di Rosarno, disponendo l’immediata scarcerazione e remissione in libertà dello stesso.

Il gip di Palmi, in data 25.06.2018, aveva disposto la custodia in carcere, a seguito del fermo di indiziato di delitto disposto dallaProcura di Pami. Andreacchio è stato arrestato per il tentato omicidiodi un cittadino svizzero.

In particolare, secondo l’accusa, l’indagato, sorpreso dal turista mentre stava abbandonando dei rifiuti su una strada pubblica,  avrebbe malmenato costui, al fine di derubarlo del telefono cellulare con il quale aveva video ripreso la scena, ed avrebbe tentato di cagionare la sua morte investendolo con la propria autovettura, causandogli gravi lesioni. Tutta la scena era stata video ripresa dal turista svizzero con il proprio telefonino, il quale, dopo l’investimento, contattava immediatamente i Carabineri ai quali consegnava il video e procedeva alla denuncia dell’occorso.

L’ordinanza cautelare è stata impugnata dall’avvocato Malvaso Domenico del foro di Palmi, difensore del Sig. Andreacchio Alessandro, dinanzi al Tdl. Il Difensore ha sostenuto, dopo una attenta e minuziosa ricostruzione degli eventi, che la condotta posta in essere dall’indagato non integrasse il delitto di tentato omicidio, atteso che l’azione realizzata non era diretta, consapevolmente e volontariamente, in maniera univoca ad uccidere il turista svizzero, trattandosi, tutto al più, di semplici lesioni.

Allo stesso modo l’avvocato Malvaso ha sostenuto l’insussistenza della tentata rapina, dimostrando che l’indagato non tentò mai di derubare il cittadino svizzero del telefono cellulare, ma avendo agito unicamente per far smettere e desistere costui dalla video ripresa che stava effettuando

Il Tribunale della Libertà, all’esito della camera di consiglio, accogliendo le osservazioni del difensore, riguardanti anche l’assoluta mancanza di esigenze cautelari ed in particolare del pericolo di reiterazione del reato, ha annullato la misura cautelare in carcere disponendo l’immediata liberazione del Sig. Andreacchio.

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