San Ferdinando, gravemente danneggiati due impianti di sollevamento delle acque

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Negli ultimi giorni ignoti hanno gravemente danneggiato due impianti di sollevamento delle acque di proprietà del Consorzio di Bonifica Tirreno Reggino siti sul fiume Petrace e sul fiume Vena in agro di San Ferdinando.

Sono stati asportati motori, quadri elettrici ed attrezzature. I danni sono stati ingenti e nel caso del Petrace hanno avuto come conseguenza la forzata chiusura dell’ impianto con la conseguente impossibilità di proseguire con la normale fornitura di acque irrigue alle aziende agricole del comprensorio.

La criticità del problema, si evidenzierà in occasione della prossima stagione, in quanto l’investimento necessario per ripristinare la normale attività irrigua non è alla portata delle già esangui casse del Consorzio.

L’Amministrazione Consortile convocherà nei prossimi giorni, le organizzazioni professionali e i sindacati dei Lavoratori per manifestare la propria preoccupazione a riguardo dei riflessi che questi danneggiamenti avranno sulla situazione occupazionale dei lavoratori a tempo determinato in forza al Consorzio.

Sarà anche convocato il Consiglio per i necessari provvedimenti legati ad un’interruzione di pubblico servizio, che forzatamente, il Consorzio dovrà effettuare.

Le indagini delle forze dell’ordine sono in corso per individuare gli autori di questi gravi episodi.

A due anni e mezzo dal suo insediamento, l’attuale amministrazione, dopo un intenso lavoro di riorganizzazione, ha ottenuto finanziamenti per circa sei milioni e mezzi di euro, per progetti legati all’incremento degli impianti irrigui e alla realizzazione di due mini centrali idroelettriche.

Si tratta di progetti necessari per il miglioramento della carente rete irrigua di acqua a pressione e per garantire introiti finanziari quanto mai necessari alla luce dell’azzeramento dei contributi regionali alle attività consortili.

Sono progetti che una volta realizzati, oltre ad incrementare i servizi a favore dei consorziati, avranno un’importante riflesso sull’occupazione.

Rimane l’amarezza per gli avvenimenti di questi giorni, che non premiano di certo, i sacrifici e il senso di responsabilità dell’Amministrazione dei dirigenti e della gran parte dei dipendenti.

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