Solidarietà bipartisan ad Arturo Bova dopo l’atto intimidatorio subito

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Dopo il vile atto intimidatorio ai danni del cosigliere regionale Arturo Bova, pioggia di solidarietà per il rappresentante del Partito Democratico in seno al Consiglio Regionale.

Cannizzaro: “L’atto intimidatorio che ha colpito il consigliere regionale Arturo Bova, presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta, rappresenta un fatto di estrema gravità che inquieta il vivere democratico e la serenità dei cittadini calabresi anche per il suo ripetersi a distanza di pochi mesi”.

E’ quanto afferma il capogruppo della Casa delle Libertà alla Regione Francesco Cannizzaro che aggiunge: “A nome personale e del gruppo che rappresento, al collega Bova esprimo la vicinanza più autentica nella consapevolezza che nessun tentativo riuscirà a fermare quella azione di rilancio della terra di Calabria alla quale siamo tutti proiettati e che lo ha visto impegnato anche nelle vesti di primo cittadino. Ma al tempo stesso, è necessario come non mai che alle parole di solidarietà, soprattutto in presenza di episodi che rinnovano e connotano l’azione criminale, segua una risposta tempestiva e concreta da parte dello Stato nelle sue componenti maggiormente in prima linea nella tutela della persona e della collettività”.

Scalzo: “Esprimo la mia piena solidarietà e rinnovo la mia amicizia ad Arturo Bova, presidente della commissione contro la ‘ndrangheta del Consiglio regionale, fatto segno la scorsa notte di un altro grave atto intimidatorio”.

È quanto afferma il consigliere regionale Antonio Scalzo (Pd). “Il nuovo episodio è inquietante e desta allarme – prosegue Scalzo – perché arriva a pochi mesi di distanza da una vicenda analoga, nella quale vennero date alle fiamme altre due auto della famiglia di Bova. Una riprova, questa, della specifica e assai preoccupante attenzione che viene rivolta a un consigliere regionale, la cui azione politica e amministrativa, fin dai tempi della sua attività di sindaco di Amaroni, è stata sempre improntata al rispetto dei principi di legalità e trasparenza dell’agire pubblico. Confidiamo nella magistratura e nelle forze dell’ordine – conclude Antonio Scalzo – per un celere accertamento delle responsabilità su questo nuovo, grave episodio e rivolgiamo la nostra vicinanza personale ad Arturo Bova e a tutta la sua famiglia”.    

Sculco: “Sono certa che il presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta Arturo Bova, a cui esprimo la mia solidarietà per l’ennesima intimidazione, non si lascerà intimorire e porterà avanti il suo impegno con maggiore intensità. Contro l’illegalità diffusa e la criminalità organizzata – sostiene la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco – servono repressione e prevenzione. E la prevenzione implica anzitutto più conoscenza dei fenomeni e più cultura. Ciò che mi pare essenziale è riuscire ad individuare i colpevoli di questi atti deplorevoli ed assicurarli alla giustizia”    

  Sebi Romeo : La nostra regione è sotto assedio. L’incendio dell’auto dell’amico e collega Arturo Bova, presidente della commissione regione antimafia, è l’ultimo grave episodio verificatosi ai danni di un rappresentante delle istituzioni. Inaccettabile. Insopportabile.

La ndrangheta sta alzando il tiro in maniera drammaticamente pericolosa, non possiamo permettere che dai pizzini fatti di incendi e pallottole si passi a conseguenze ben più tragiche, lo Stato nella sua interezza deve intervenire immediatamente per fermare questa barbarie.

Non ci piegheremo al volere della criminalità e dei poteri occulti, nulla ci farà tornare indietro a discapito degli interessi collettivi. Ne siano consapevoli coloro che credono di intimidirci!

Esprimo ad Arturo ed alla sua famiglia la mia vicinanza per l’ennesimo atto intimidatorio subito, sono certo che le forze dell’Ordine daranno presto un nome ai mandanti e agli esecutori di una intimidazione che certamente non farà retrocedere Arturo e nessuno di noi dagli impegni presi con i calabresi. Libereremo la Calabria dalla criminalità, oggi ancora più decisi di prima.

 

 

 

 

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